Ricercatori cinesi hanno esaminato l’effetto dell’aborto indotto dal Mifepristone ( Mifegyne ) nel primo trimestre sulle complicanze placentari nella gravidanza successiva.
Sono state arruolate due coorti di donne nullipare in stato di gravidanza ( prima gravidanza ), una con una storia di aborto indotto dal Mifepristone durante il primo trimestre e l’altra con nessun aborto. Le donne sono state seguite fino al parto.
L’incidenza di distacco della placenta, placenta previa e placenta ritenuta nel gruppo con aborto indotto dal Mifepristone ( n=4.673 ) e nel gruppo controllo ( n=4.690 ) era, rispettivamente, di 0.5 e 0.3, 0.8 e 0.9, 0.5 e 0.5, 0.7 e 0.8% ( tutte le differenze non erano significative ).
Dopo aggiustamento per Centro, età, educazione, occupazione, residenza, reddito, indice di massa corporea e tipo di parto, l’incidenza di placenta previa, accreta e placenta ritenuta nel gruppo aborto indotto da Mifepristone e nel gruppo controllo non hanno mostrato nessuna significativa differenza.
Il rischio di distacco di placenta nelle donne con aborto indotto da Mifepristone era quasi doppio rispetto a quello di donne senza aborto, sebbene questo apparente aumento del rischio non era risultato essere veramente significativo.
Inoltre, questo aumentato rischio di distacco di placenta è stato trovato solo nelle donne con un’età gestazionale maggiore di 6 settimane al momento dell’aborto ( OR aggiustato=2.46 ) con un raschiamento dopo l’aborto ( OR aggiustato=3 ), e con un più lungo intervallo tra le gravidanze ( p per trend = 0.022 ).
In conclusione, l’aborto indotto da Mifepristone non è associato a complicanze placentari nella successiva gravidanza, ma altri fattori correlati all’aborto medico, come età gestazionale maggiore di 6 settimane all’aborto, raschiamento dopo l’aborto e un più lungo intervallo tra le gravidanze, possono aumentare il rischio di distacco di placenta. ( Xagena2008 )
Zhu Qx et al, Human Reprod 2008, Epub ahead of print
Gyne2008 Farma2008