Una revisione sistematica della letteratura ha esaminato gli esiti neurologici riportati nei bambini per l’esposizione antenatale dei feti a Solfato di Magnesio.
In totale, sono stati identificati 5 studi che hanno analizzato 6.145 feti; in 4 studi ( 4.446 feti ) l’intento primario era la neuroprotezione del feto.
La terapia antenatale con Magnesio solfato somministrata a donne a rischio di parto prematuro ha sostanzialmente ridotto il rischio di paralisi cerebrale nei figli ( rischio relativo, RR=0.69; 5 studi; 6.145 neonati ).
Il numero di persone da trattare per prevenire 1 caso di paralisi cerebrale è stato di 63.
Inoltre, è stata osservata una significativa riduzione nel tasso di disfunzione motoria generale ( RR=0.61; 4 studi; 5.980 neonati ).
Non sono stati osservati effetti statisticamente significativi della terapia antenatale con Magnesio solfato sulla mortalità pediatrica ( RR=1.01; 5 studi; 6.145 neonati ) o su altri disturbi neurologici o disabilità nei primi anni di vita.
Non sono stati registrati effetti significativi del Magnesio solfato antenatale sui tassi combinati di mortalità ed esiti neurologici, ad eccezione di quelli riportati negli studi che avevano come intento primario la neuroprotezione, dove è stata osservata una riduzione della morte e della paralisi cerebrale ( RR=0.85; 4 studi; 4.446 neonati ).
In conclusione, la terapia antenatale con Magnesio solfato somministrata a donne a rischio di parto prematuro è neuroprotettiva nei confronti dei disturbi motori dell’infanzia per i feti prematuri. ( Xagena2009 )
Doyle LW et al, Obstet Gynecol 2009; 113: 1327-1333
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