Un gruppo di Ricercatori statunitensi si è proposto di individuare quali siano i fattori di rischio per un danneggiamento della vescica in corso di taglio cesareo, al fine di fornire informazioni più precise sia alle pazienti che ai medici stessi riguardo a questo rischio.
Sono stati individuati 42 casi di lesioni vescicali tra i 14.757 tagli cesarei effettuati nell’ospedale materno-infantile di Providence ( Rhode Island ) tra il 1995 ed il 2002, con un’incidenza dello 0.28%.
E’ stato effettuato uno studio di tipo caso-controllo, in cui ogni caso di lesione vescicale era confrontato con due controlli scelti a caso tra i restanti cesarei.
L’aver già effettuato precedentemente un altro taglio cesareo era un fattore di rischio importante, presente nel 67% dei casi contro il 32% dei controlli ( p < 0.1 ) con un rischio relativo di 3.82.
Altre differenze statisticamente significative ( p < 0.1 ) tra casi e controlli sono state riscontrate nei seguenti casi: taglio cesareo emergente ( 31% versus 11% ), travaglio di parto prima del cesareo ( 83% vs 61% ), tentativo di parto vaginale dopo cesareo ( 64% vs 22% ), contemporanea rottura d’utero ( 14% vs 0% ) presenza di aderenze ( 60% vs 10% ), età ( 33.6 anni vs 29.3 ), indice di massa corporea ( 29.9 vs 33.0 kg/m2 ).
Non è stata invece riscontrata alcuna differenza per quanto riguarda il tipo di incisione uterina, l’effettuazione di un’induzione del travaglio, la presenza di corionamniosite, la posizione fetale, l’epoca gestazionale e le patologie materne associate.
Gli Autori hanno concluso che, poiché l’aver effettuato un taglio cesareo precedente è un fattore di rischio per lesioni vescicali durante il cesareo successivo, tale informazione dovrebbe essere fornita alle pazienti nel corso del consulto, a maggior ragione nell’ambito di una tendenza all’aumento delle percentuali dei primi tagli cesarei elettivi.( Xagena2005 )
Phipps MG et al, Obstet Gynecol 2005; 105: 156 – 160
Fiorenza Lagona , Specialista in Ginecologia, Milano
Gyne2005