L’obiettivo dello studio, coordinato dalla Sheffield University in Gran Bretagna, è stato quello di valutare l’impatto dell’obesità sul rischio di aborto spontaneo.
Le donne obese, definite con un indice di massa corporea ( BMI ) superiore a 30 Kg/m2, sono state confrontate con donne con BMI normale ( 19-24,9 kg/m2 ).
Sono state incluse nello studio solo donne primipare.
L’aborto spontaneo precoce è stato definito come aborto entro 6-12 settimane di gestazione, quello tardivo entro 12-24 settimane di gestazione, mentre il termine aborti spontanei precoci ricorrenti ( REM ) indicava 3 aborti spontanei successivi entro 12 settimane.
Hanno preso parte allo studio 1.644 donne obese e 3.288 donne con normale peso corporeo.
L’età media era di 26,6 anni.
Il rischio di aborto spontaneo precoce e di aborto spontaneo precoce ricorrente è risultato più alto tra le pazienti obese ( odds ratio: 1,2 e 3,5, rispettivamente; P = 0,04, per entrambi ).
L’obesità è risultata associata ad un aumentato rischio di aborto spontaneo nel primo trimestre, e ad aborto ricorrente. ( Xagena2004 )
Lashen H et al, Hum Reprod 2004; 19: 1644-1646
Gyne2004 Endo2004