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L'uso di antibiotici prima del parto cesareo non aumenta i rischi di asma e di eczema


La somministrazione di antibiotici prima del parto cesareo non ha aumentato i rischi di asma, eczema o altre condizioni allergiche nella prima infanzia, fornendo ulteriore supporto per il loro impiego.

Le donne che partoriscono con taglio cesareo sono a maggior rischio di infezioni, come infezioni delle ferite, nel periodo successivo al parto e gli antibiotici profilattici vengono utilizzati per ridurre questo rischio.
Somministrare antibiotici alla madre prima dell'incisione cutanea invece che dopo che il cordone è stato bloccato può ridurre ulteriormente questi rischi.
Il National Institute for Health and Care Excellence ( NICE ) ha aggiornato le sue linee guida nel 2011.

Gli antibiotici preventivi, se somministrati prima del clampaggio del cordone ombelicale, possono attraversare la placenta e influenzare i microbi che colonizzano l'intestino del bambino.
Il microbiota intestinale include batteri che si ritiene svolgano un ruolo nello sviluppo del sistema immunitario.

Sebbene non siano danni noti alla salute causati dagli antibiotici pre-incisione nel parto cesareo, fino ad ora non ci sono stati studi che hanno esaminato gli esiti nel lungo periodo.

E' stato pertanto condotto uno studio osservazionale controllato su serie temporali interrotte di cartelle cliniche correlate di madri e bambini nati tra il 2006 e il 2018 nel Regno Unito, coprendo un periodo prima e dopo il cambio di approccio.

I dati hanno riguardato 515.945 coppie madre-bambino dai database Health Improvement Network e Clinical Practice Research Datalink, dove il 28.1% delle nascite era cesareo, e 3.945.351 coppie madre-bambino nel set di dati Hospital Episode Statistics ( HES ), dove il 25.4% delle nascite era cesareo.

I bambini che sono stati esposti alla profilassi antibiotica pre-incisione hanno manifestato una diminuzione del 9% nella diagnosi di asma ( rapporto del tasso di incidenza [ IRR ] = 0.91; IC 95%, 0.78-1.05 ) e una diminuzione del 2% nella diagnosi di eczema ( IRR = 0.98; IC 95%, 0.94-1.03 ) rispetto a coloro che non sono stati esposti, sebbene queste differenze non abbiano raggiunto la significatività statistica.
Le analisi di sensibilità per l'asma e l'eczema hanno prodotto risultati abbastanza simili alle analisi primarie.

Non sono state trovate evidenze di una differenza significativa nei rischi per altre condizioni allergiche o legate all'allergia.

I bambini esposti alla profilassi antibiotica pre-incisione nel set di dati HES hanno registrato un aumento del 5% dei ricoveri ospedalieri per la prima volta per asma ( IRR = 1.05; IC 95%, 0.99-1.11 ) e una diminuzione del 4% dei ricoveri per eczema ( IRR = 0.96; IC 95%, 0.71-1.29 ) rispetto a coloro che non erano stati esposti, ma anche in questo caso queste differenze non erano statisticamente significative.

Non ci sono stati effetti differenziali significativi in base al fatto che i parti cesarei fossero elettivi o di emergenza, né vi era alcuna evidenza che diversi regimi antibiotici avessero un effetto differenziale sul rischio di ricoveri ospedalieri per asma o enterocolite necrotizzante.

Lo studio non ha pertanto trovato evidenze di un legame tra il cambiamento di approccio per offrire antibiotici in profilassi prima dell'incisione cutanea per taglio cesareo e asma, eczema e altre condizioni di salute allergiche nella prima infanzia.

Sono tuttavia necessari ulteriori studi per confermare questi risultati nei bambini più grandi e in altre popolazioni e contesti che utilizzano diversi regimi antibiotici profilattici per il taglio cesareo. ( Xagena2022 )

Fonte: British Medical Journal ( BMJ ), 2022

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