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Terapia tocolitica per il parto pretermine


L’obiettivo di una revisione sistematica e una meta-analisi di studi randomizzati e controllati sulla terapia tocolitica nelle donne a rischio di parto pretermine è stato quello di individuare il più efficace agente tocolitico nel ritardare il parto.

Sono state effettuate due analisi di sensibilità per l'esito primario: una limitata a studi a basso rischio di confondimento e una limitata a studi che escludevano le donne ad alto rischio di parto pretermine ( quelle con gravidanze multiple e rottura delle membrane ).

Sono stati revisionati 95 studi randomizzati controllati sulla terapia tocolitica.

Rispetto al placebo, la probabilità di rimandare il parto di 48 ore è risultata più alta con gli inibitori delle prostaglandine ( odds ratio, OR=5.39 ), seguiti da Solfato di Magnesio ( OR=2.76 ), calcioantagonisti ( OR=2.71 ), beta-mimetici ( OR=2.41 ) e il bloccante del recettore della Ossitocina Atosiban ( Tractocile ) ( OR=2.02).

Nessuna classe di tocolitici è risultata significativamente superiore al placebo nel ridurre la sindrome da distress respiratorio neonatale.

Rispetto al placebo, gli effetti collaterali che hanno richiesto un cambio di farmaco sono stati significativamente più alti per i beta-mimetici ( OR=22.68 ), il Magnesio solfato ( OR=8.15 ) e i bloccanti dei canali del calcio ( OR=3.80 ).

Gli inibitori delle prostaglandine e i calcioantagonisti sono stati i tocolitici con la migliore probabilità di essere classificati tra le prime tre classi di medicinali per l’esito di parto rimandato di 48 ore, sindrome da distress respiratorio, mortalità neonatale ed effetti collaterali materni ( per tutte le cause ).

In conclusione, gli inibitori delle prostaglandine e i bloccanti dei canali del calcio hanno avuto la più alta probabilità di rimandare il parto migliorare gli esiti neonatali e materni. ( Xagena2012 )

Haas DM et al, BMJ 2012; 345: e6226

Gyne2012 Farma2012


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